E’ giunto il momento anche per me di parlare di questo tasto dolente per molti genitori: lo spannolinamento.
Premettendo che per una volta mi sono informata poco e sono andata un po’ a sentimento, soprattutto all’inizio di questo viaggio verso l’eliminazione del pannolino, ecco la mia esperienza.
L’avvicinamento
Già verso i 18 mesi Matti continuava a mostrare curiosità per l’immagine sulla confezione dei pannolini che mostrava un bimbo seduto su un vasino con espressione soddisfatta.
Mi è sembrata la giusta motivazione per cogliere la palla al balzo, comperarne uno e fargli fare amicizia.
Il nano ci si sedeva spesso per giocare un po’, fare quattro chiacchiere o leggere qualche libro, sempre con il pannolino e senza nessun tipo di forzatura da parte mia.
Il nudismo
Mi avevano sempre detto di aspettare l’estate per dire addio al pannolino in quanto, indossando meno vestiti e agevolando la corsa contro il tempo verso il bagno avrebbe reso più leggero tutto il processo.
Avevo deciso quindi di aspettare l’estate, ma con l’arrivo della quarantena e l’inizio di un’inaspettata fase nudista di Matti ho pensato fosse uno spreco non girare la situazione a mio favore.
Ho concordato quindi con lui di evitare di mettere il pannolino durante il giorno spiegandogli diverse volte l’iter in caso di stimoli vari:
dirlo a mamma o papà
andare in bagno
sedersi sul vasino
rilassarsi
e il resto sarebbe stata storia.
Il rifiuto
Arrivati a questo punto la teoria c’era, mancava solo la pratica.
Fiduciosa sulla riuscita del mio progetto inizio a portare Matti in bagno ogni ora per verificare la presenza di qualche necessità.
Giorno 1: niente.
Il nano continuava a fare tutto per terra avvertendomi in tempo reale su quello che stava succedendo.
Giorno 2: niente
Il nano continuava a fare tutto per terra, ma questa volta palesando la scelta consapevole di evitare il vasino.
Terzo giorno: niente
Chiedo al dio dei libri di venire in mio soccorso.
Il libro
Santi i libri che stanno aiutando la mia maternità più di una babysitter e che anche in questo caso non sono stati da meno.
Il dio dei libri ha deciso di darmi una mano dando la spinta finale per far decidere a Matti di iniziare ad usare realmente il vasino.
Dopo aver fatto le mie solite mille ricerche ossessivo-compulsive su google, aver guardato infinite video letture su youtube e stilato una lista dei libri a tema cacca più appetibili, la mia scelta non poteva non ricadere su un libro dalla trama avvincente e disegni davvero ispiranti. Posso guardare nel tuo pannolino? Un libro carinissimo di cui Matti si è innamorato subito immedesimandosi con il protagonista, un topolino un po’ guardone che va a curiosare nei pannolini dei suoi amici per finire con l’insegnargli ad usare il vasino. (Trovate qui i miei consigli su libri per bimbi dai 2 ai 3 anni)
E così già dopo la prima lettura fatta direttamente sul vasino ecco che il giorno 4 Matti si convince a lasciarsi andare.
Il ripensamento
Dopo una settimana di cacca e pipì nel vasino senza incidenti di percorso (tranne di notte che tenevamo ancora il pannolino) il nano ci comunica la decisione di non usare più né vasino né pannolino e tornare a fare tutto per terra. Che felicità.
Da quel giorno Matti ha iniziato ad alternare fasi di amore e di odio verso questo amico/nemico che è il vasino, mettendo davvero a dura prova la nostra pazienza e frustrazione.
Concludendo
Ormai dopo un mese dal primo esperimento Mattia passa tutto il giorno senza il pannolino, ogni tanto gli capita di fare la pipì per terra perché è troppo intento a giocare, ma le prime prove fuori casa per diverse ore sono andate quasi bene…abbiamo avuto qualche incidente di percorso e molte cose le stiamo ancora sperimentando… vi racconterò in seguito le mie soluzioni creative e non!
Ancora non abbiamo affrontato il discorso notte e vi terrò sicuramente aggiornati a tal proposito.
Intanto…in bocca al lupo!
I miei consigli
- Far scegliere al bimbo se preferisce usare il vasino oppure il riduttore per il wc.
- Rispettare i ritmi del bambino senza forzarlo.
- Creare un bagno a misura di bimbo.
- Instaurare una routine.
- Educare alla conoscenza e alla cura del proprio corpo.
- Favorire un ambiente tranquillo e comprensivo, senza pressioni ne frustrazioni. Molti bambini vivono il fare la cacca e la pipì come perdita di qualcosa di molto intimo.
- Avere infinita pazienza.
Qual è stata la vostra esperienza verso la liberazione dal pannolino?